L’analisi dei rischi e rischi residui

L’analisi dei rischi e la conseguente applicazione di regole e norme atte a favorire la sicurezza di macchine ed ambiente di lavoro sono andate via via crescendo parallelamente ad una sempre maggiore sensibilità sociale fino a raggiungere oggi un discreto livello di attenzione.
Giuridicamente in Italia già dal lontano 1955 con l’emanazione del D.P.R. 475 si era posto in evidenza il problema, stabilendo regole e cercando di dare dettami che a tutt’oggi sono ancora attuali. Successivamente sono state sviluppate svariate norme e/o guide, richieste da settori specifici, completando quelle lacune che coprivano solo in parte le necessità eterogenee dei costruttori.

Con l’avvento della “Direttiva macchine” (89/392 e successive modifiche ed integrazioni) e con decreti come il D.L. 626 si sono responsabilizzati
molto tutti i costruttori, aumentando la sensibilità verso un annoso problema che costava parecchie risorse risolvere. Oggi, sebbene sia comunque vero che costa fornire sicurezza garanzie di funzionamento, si è più consapevoli dei benefici che un prodotto sicuro ci può offrire o quantomeno dei danni morali e materiali che si possono evitare fornendo un prodotto con canoni di sicurezza valutati preventivamente.